Connecting television: dal broadcast all’OTT TV
Di Antonio Pavolini
Business Analyst, Digital Media presso TIM
La presentazione del dottor Pavolini tratta delle profonde evoluzioni che stanno interessando la televisione nel corso degli ultimi anni per effetto della digitalizzazione. I principali cambiamenti messi in luce fanno riferimento sia alla configurazione del modello di distribuzione dei contenuti televisivi, sia alle modalità di fruizione degli stessi.
Per quanto riguarda il primo aspetto, viene evidenziato come al 2020 la catena distributiva si modificherà secondo due direttrici principali:
- Semplificazione;
- Comparsa di un nuovo attore a valle del processo (gli Enhanced Distribution Enabler) che non impatterà in alcun modo -come accadeva con i content distributor– sui contenuti e sui format destinati agli spettatori.
In riferimento alle modalità di fruizione dei contenuti, invece, viene evidenziato come lo schermo televisivo non possa più essere considerato passivo dal momento che strumenti come il chromecast consentono oggi alla televisione di accedere all’infinita varietà di contenuti della rete, rendendolo a tutti gli effetti un media intelligente.
In ultima istanza, viene fatto notare come, per quanto questi cambiamenti siano già in atto e risultino incontrovertibili, siano tuttavia fortemente rallentati dalla gran parte degli operatori del settore. Nella prospettiva di questi ultimi, infatti, il nuovo assetto di mercato che si va delineando porterà con sé alcuni evidenti svantaggi di tipo economico, come:
- Minori ricavi;
- Costi di riconversione industriale e professionale;
- Disintermediazione parziale o totale.